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I 10 migliori carnevali d’Italia


Le origini storiche di questo avvenimento annuale sono incerte, o almeno complesse. Quello che è certo è che stiamo parlando della festa più colorata e creativa d’Italia: Carnevale! Vi accompagniamo verso i 10 migliori carnevali in Italia fra maschere, costumi, parate, carri, dolci tipici e tradizioni locali.


Viareggio

A due passi dal mare, sulla splendida costa della Versilia in Toscana, si svolge il celebre Carnevale di Viareggio, uno degli eventi più famosi di tutta la penisola – e in effetti vanta oltre 140 anni di storia. I suoi carri carichi di satira pungente lo rendono unico, con caricature di cartone che rappresentano politici, personaggi dello sport e dello spettacolo – e anche tanti altri, in base alla fantasia dei partecipanti. Si dice che sia nato nel 1973, quando alcuni giovani che frequentavano il Caffè del Casinò ne organizzarono la prima versione, forse in segno di protesta. I carri allegorici del Carnevale di Viareggio 2020 iniziano a sfilare sui Viali a Mare il 1° di febbraio e li coloreranno fino al 25 del mese, giorno in cui avranno luogo il Corso Mascherato di Chiusura, la proclamazione del vincitore e uno straordinario spettacolo pirotecnico.

Acireale

Il Carnevale, come detto in precedenza, è un evento che si estende su tutta l’Italia, peninsulare e insulare. Anche in Sicilia questo evento in maschera è ricco di fascino, in particolar modo nella splendida e mite Acireale. Il Carnevale di Acireale va in scena dall’8 al 25 febbraio 2020.

Questo evento viene definito come il Carnevale più bello di tutta la Sicilia e rimane tra i migliori carnevali in Italia fin dalle sue origini, che risalgono al XVI secolo. Inizialmente era tradizione ritrovarsi in strada e sfidarsi a colpi di limoni e arance; poi questa lotta a base di agrumi subì un divieto, e oggi si tratta semplicemente di una splendida festa per le strade del centro della città dove sfilano carri e maschere di cartapesta.

Una esibizione di maschere, fiori, colori, musica, luci, coriandoli e fantasia. Come a Viareggio, non mancano nemmeno qui le grandi caricature dei personaggi più famosi. Il punto forte di questo Carnevale sta tuttavia nella dimensione “mastodontica” dei carri che sfilano per le strade e che spesso richiedono mesi e mesi di progettazione.

Esistono tre tipi di carri diversi che sfilano partendo da piazza Duomo: i carri allegorico-grotteschi (in cartapesta), i carri infiorati e i carri in miniatura. Il più fantasioso di tutti sarà proclamato vincitore durante la giornata di chiusura.


Specialità gastronomica di Carnevale: Pignolata.


Cento

Il Carnevale di Cento è gemellato dal 1990 col carnevale di Rio, che è fra i più famosi del mondo. Questo ha fatto crescere la fama del primo, ma non è certamente l’unica ragione dietro il suo successo. La presenza dell’evento in alcuni affreschi di Guercino è garanzia e dimostrazione della storia antichissima della tradizione di Cento, e le conferisce anche maggior valore. Tutto il resto dovreste vederlo di persona: una manifestazione grandissima, partecipata e sentita da locali e turisti.

La tradizione vuole che Tasi, il personaggio carnevalesco del paese, lasci i suoi averi alle persone più popolari del posto, e che in seguito la sua maschera venga bruciata in un rogo! Il tutto avviene in piazza Guercino, in centro, anche se questa ambientazione non è stata continuativa: dopo il terremoto del 2012, la messa in sicurezza delle costruzioni ha costretto l’evento a spostarsi, ma dal 2015 il Carnevale è tornato nella sua storica location e questo lo ha reso ancora più allegro.

Si va avanti con la festa fino all’8 marzo, quando verrà premiato il carro vincitore. Divertitevi e non perdetevi i gusti della cucina romagnola.


Specialità gastronomica di Carnevale: Sfrappole e Castagnole.


Mamoiada

Il Carnevale in Italia può essere anche un po’ meno colorato: Mamoiada, in Sardegna, si distingue per originalità. I veri protagonisti di questo Carnevale vanno controcorrente e si vestono di nero, sfoggiano volti tristi, indossano pellicce di pecora nera e maschere ancora più nere. Si chiamano Mamuthones e la loro storia non è chiarissima: pare che la sfilata sia nata come rito nel XIX secolo per venerare gli animali e propiziare il raccolto. Portano sulle spalle delle campane che scuotono lentamente. La lentezza dei movimenti è dovuta anche al peso del vestito e delle campane: si fa una certa fatica a trasportare tutti quei chili addosso, ve ne accorgerete osservando i costumi!

La sfilata è spettacolare, ma non preoccupatevi per l’atmosfera cupa: ad aggiungere il tocco più classico ci pensano gli Issohadores, altra figura tradizionale di Mamoiada che accompagna il corteo dei Mamuthones, vestendosi con colori più accesi e maschere bianche.

La tradizione vuole che durante la sfilata gli Issohadores coinvolgano donne del pubblico catturandole con una fune – gesto culturalmente caricato di valore, perché vale come buon auspicio di fertilità. La relazione fra Mamuthones e Issohadores è quella di animale e guardiano, bue e contadino: una fusione di natura e cultura che risulta in uno spettacolo eccellente.

Arrivate in Sardegna con i voli per Alghero o i voli per Olbia e raggiungete Mamoiada con un noleggio auto. Un carnevale decisamente alternativo ma spettacolare è quello che ci vuole per riscoprire la tradizione senza essere banali.


Specialità gastronomica di Carnevale in Sardegna: Culingionis de mendula (ma assaggiate anche il carasau o il pistoccu, che sono due tipi di pane della Barbagia).


Putignano

Puglia. Il Carnevale di Putignano, festeggia quest’anno la sua edizione numero 626; stiamo quindi parlando di un Carnevale secolare, ricchissimo di storia. La prima sfilata è prevista per il 9 di febbraio, mentre l’ultima sarà il 25 febbraio. Il programma è in continuo aggiornamento ed è consigliabile consultarlo prima di pianificare il viaggio.

Il Carnevale di Putignano è un evento che sa mescolare la tradizione plurisecolare con le creazioni innovative degli ultimi anni, quindi aspettatevi di tutto dai carri: è difficile prevedere i risultati della creatività e del miscuglio di tradizione e novità.

Prenotate adesso l’hotel a Putignano e… se il vostro hotel fosse in un trullo? A soli 15 km si trovano i trulli di Alberobello, patrimonio mondiale dell’umanità – UNESCO. Vi abbiamo segnalato un meraviglioso hotel nel trullo in questo articolo sugli hotel più strani d’Italia.


Specialità gastronomica di Carnevale: Farrata.


Venezia

Passiamo al Carnevale di Venezia, il più famoso Carnevale in Italia. Attira ogni anno migliaia di turisti provenienti da ogni dove, europei e non. Dall’8 al 25 febbraio 2020 la città sarà invasa da carri e, elemento distintivo di questo carnevale, maschere di ogni genere! Anche se, prima di tutto, ci sono le inconfondibili maschere veneziane, le classiche che probabilmente porterete a casa come souvenir.

La maschera è l’elemento essenziale del Carnevale veneziano, indipendentemente dai colori, dalla forma, dalla grandezza. Vista dall’alto, Venezia sembrerà un sacchetto di coriandoli. Da dentro, invece, un palco di arti e tradizioni. La sua fama, dopotutto, dice già tutto: è il Carnevale per eccellenza, punto.

Prenotate i voli per Venezia e siate preparati: visitarla nel Carnevale significa immergersi in una bolgia di turisti. Da un lato vi servirà la pazienza per le code e la folla, dall’altro avrete l’occasione di scoprire la città nel pieno della sua tradizione.


Specialità gastronomica di Carnevale: Fritole


Fano

Col Carnevale più antico d’Italia dopo quello di Venezia, a Fano piace vincere facile! Praticamente è la meta alternativa per eccellenza per chi ha già visto quello di Venezia. In ogni caso, i criteri per la scelta del Carnevale che volete vedere sono tanti. A Fano vi troverete davanti agli occhi uno spettacolo da fotografare e dei carri realizzati con cura e creatività.

È un Carnevale pieno di musica, con una banda di musicisti tutt’altro che tradizionali, visto che suonano utilizzando oggetti di qualsiasi tipo. Troverete carri che lanciano dolci, cioccolatini e caramelle al pubblico! Le date delle sfilate di quest’anno sono il 9, il 16 e il 23 di febbraio (il programma in dettaglio lo trovate qui), con tantissimi eventi infrasettimanali.

Per quest’anno sono previsti alcuni ospiti d’eccezione, tra cui il giovane attore Federico Ielapi, l’interprete del Pinocchio di Matteo Garrone attualmente nelle sale cinematografiche.


Specialità gastronomica di Carnevale: Bombe di carnevale ripiene e ravioli di castagne.


Tricarico

Spostiamoci in Basilicata, dove il Carnevale ha una tradizione con un forte legame al mondo animale. Il Carnevale di Tricarico si riconosce per la caratteristiche maschere di mucche e tori: maschere curate, con attaccati dei foulard colorati e portate da uomini che si trascinano per le vie muovendosi come animali (ovviamente!). E che, una volta arrivati in centro e una volta terminata la sfilata, si disperdono in gruppi più piccoli per andare a mangiare cibo offerto da qualche paesano.

Secondo alcune fonti non confermate questo Carnevale nasce dall’influenza della cultura greca sulla Basilicata. Secondo altri, invece, è come un’allegoria continuata da ricondurre alla tradizione locale di celebrare insieme ai propri animali il loro santo protettore (degli animali), Antonio abate.

La prima sfilata si è già svolta, ma sarà replicata il 23 febbraio. Un consiglio? Prendetevi un paio di giorni per visitare meglio l’area: Tricarico vanta un centro storico medioevale di tutto rispetto, e in più non è affatto lontana da Matera – i Sassi di Matera sono patrimonio dell’UNESCO dal 1993, e sarebbe un gran peccato non vederli una volta arrivati in Basilicata. Se invece siete per la tradizione cinematografica, potrete fare il vostro Basilicata coast to coast.


Specialità gastronomica di Carnevale: Rafanata.


Ronciglione

Un altro di quei carnevali d’Italia che si distinguono per originalità, con una tradizione equestre che si tramanda da secoli attraverso la caratteristica Cavalcata degli Ussari e la corsa a vuoto dei cavalli. Tuttavia, è meglio tenere d’occhio il programma del Carnevale di Ronciglione per scoprire i dettagli da aspettarsi quest’anno. Un Carnevale italiano ricco di storia, di cui l’esistenza è documentata indietro nel tempo fino al 1870, e che ancora oggi ripropone ogni anno maschere tradizionali e ricche di significato, pronte a sfilare sui carri allegorici.

Ma la parte di questo Carnevale che più vi piacerà arriva alla fine, nell’ultima giornata, quando dopo aver cacciato il “Re Carnevale” simbolicamente mandato via su una mongolfiera, la città si concede l’ultima festa con tanta musica e altrettanto vino nella serata soprannominata “Il Veglionissimo”. Lo stile popolare di questa festa è inconfondibile.


Specialità gastronomica di Carnevale: Castagnole con crema pasticcera.


Ivrea

Situata lungo la Serra Morenica, che con i suoi 25 km è la collina più lunga, massiccia e dritta d’Europa, troviamo Ivrea, con il suo carnevale tradizionale che risale addirittura al 1808. La particolarità di questo Carnevale è che vanta una tradizione ininterrotta, un legame diretto proprio dal 1808 ad oggi grazie ai festeggiamenti annuali autentici e puntuali mai saltati finora!

Lo Storico Carnevale di Ivrea impone a tutti i partecipanti un indumento obbligatorio: un berretto rosso. Un gran classico imperdibile della festa è la battaglia delle arance, una guerra in cui le armi sono per l’appunto le arance e le squadre di “aranceri” che sfilano sui carri lungo le principali vie e piazze delle città combattono contro gli aranceri che sfilano invece a piedi. E se vi stavate chiedendo il perché del berretto rosso obbligatorio, ecco svelato il mistero: serve per contraddistinguersi dagli aranceri e non essere bersagliati durante la battaglia.

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