di Redazione Focus Junior
09 dicembre 2020
Come è nata la tradizione di addobbare un abete per celebrare il Natale? Te lo diciamo noi!
Nel nostro Paese, a dicembre è tradizione decorare l'albero di Natale, il tipico abete. Ma vi siete mai chiesti come sia nata questa usanza? LE ORIGINI Si pensa sia nata in ambito pagano: poiché l’abete è una pianta sempreverde, i Druidi - i sacerdoti celti - fecero di quest'albero un simbolo di vita e lo onoravano in varie cerimonie. Anche i Romani, alle calende di gennaio (il primo giorno di quel mese), usavano regalarsi un rametto di una pianta sempreverde come augurio di buona fortuna. L’idea dell’abete come rappresentazione della vita eterna venne, poi, ripreso dai cristiani, che ne fecero il simbolo di Cristo stesso oppure, secondo altre leggende, dell’albero della vita di cui parla la Bibbia o di quello del bene e del male, che crescevano entrambi nell’Eden. Nei secoli poi si sono sviluppate moltissime altre leggende e teorie attorno all’albero di Natale. Secondo alcuni studiosi, per esempio, l’abete fu scelto dai Cristiani fra tutti gli alberi sempreverdi per la sua forma triangolare, che rappresenterebbe la Santa Trinità. L'ALBERO DI NATALE Tuttavia, il primo vero albero di Natale, così come lo conosciamo noi, fu introdotto in Germania nel 1611 dalla Duchessa di Brieg che, secondo la leggenda, aveva già fatto adornare il suo castello per festeggiare il Natale, quando si accorse che un angolo di una delle sale dell’edificio era rimasto completamente vuoto. Per questo, ordinò che un abete del giardino del castello venisse trapiantato in un vaso e portato in quella sala. In Francia, invece, il primo albero di Natale fu addobbato nel 1840 dalla duchessa d’Orleans. I cattolici, infatti, dopo la riforma di Martin Lutero (1483-1546), consideravano un’usanza protestante quella di decorare alberi per celebrare il Natale. Inizialmente c'era un po' di diffidenza... Furono soprattutto i prussiani, i "predecessori" dei tedeschi, a contribuire alla sua diffusione anche all’interno dei paesi non toccati dalla riforma di Lutero. A Tallinn (Estonia), per esempio, già nel 1441, fu eretto un grande abete nella piazza del municipio, attorno al quale uomini e donne non sposati ballavano alla ricerca di un’anima gemella . ALTRI SIMBOLI CARATTERISTICI DEL NATALE Il presepe, un altro elemento tipico della tradizione natalizia di molti paesi, invece, è stato inventato proprio da un famosissimo italiano: San Francesco d’Assisi! Durante la notte di Natale del 1223, a Greccio (Lazio), il santo rievocò la nascita di Gesù attraverso la prima vera rappresentazione vivente dell’evento. In più, celebrò la Santa Messa e tenne una famosa predica in modo da rendere comprensibile la vicenda a cui stavano assistendo anche a coloro che non sapevano leggere le Sacre Scritture. Secondo la leggenda, il fantoccio usato per raffigurare Gesù Bambino prese vita più volte, durante la messa, fra le braccia di San Francesco. Oggi, in Francia, i presepi sono diventati una tradizione molto importante per la celebrazione del Natale e particolarmente famosi sono quelli della regione della Provenza, chiamati “Santons”. Nei presepi spagnoli, invece, ai personaggi classici si affiancano Tio - un tronchetto d’albero che, se scosso, sprigiona dolcetti - e Caganer, un porta fortuna natalizio.
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